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Aziende italiane a Londra: come hanno gestito la fiscalità

Negli ultimi anni, Londra si è affermata come una delle mete più ambite per gli imprenditori italiani che desiderano internazionalizzare il proprio business. Tuttavia, la gestione fiscale rimane una delle sfide principali per chi decide di avviare un’attività nel Regno Unito. In questo articolo analizziamo come gli imprenditori italiani in Inghilterra hanno affrontato gli aspetti fiscali e perché affidarsi a una consulenza fiscale a Londra qualificata è fondamentale per evitare rischi e ottimizzare i benefici.

I principali rischi fiscali per le aziende italiane a Londra

Nonostante le opportunità, chi apre una società in UK mantenendo la residenza fiscale in Italia deve prestare particolare attenzione ad alcuni rischi chiave.

Esterovestizione societaria

Secondo l’articolo 73 del TUIR italiano, una società è considerata fiscalmente residente in Italia se:

  • Ha la sede legale o amministrativa in Italia.
  • Ha in Italia l’oggetto principale della propria attività.
  • È gestita di fatto dall’Italia.

Una Ltd che opera di fatto dall’Italia rischia quindi di essere considerata fiscalmente residente in Italia, con conseguenze fiscali molto onerose.

Stabile organizzazione in Italia

Se una società inglese svolge attività significative in Italia (es. ufficio, dipendenti, clienti locali), è obbligata a costituire una stabile organizzazione e pagare le imposte sui redditi generati in Italia.

Per questo motivo, è fondamentale pianificare correttamente la struttura aziendale e dimostrare una reale presenza economica nel Regno Unito.

Altri aspetti critici della residenza fiscale

Anche in presenza di amministratori non residenti o di attività che appaiono “passive”, una Ltd inglese può comunque essere considerata fiscalmente residente in UK se non adeguatamente strutturata. L’HMRC può valutare il luogo in cui si prendono effettivamente le decisioni aziendali, o il tipo di attività svolta, per determinare se la società debba essere soggetta a tassazione nel Regno Unito. È quindi essenziale che la governance societaria e l’operatività siano coerenti con la sede dichiarata, evitando strutture fittizie o meramente formali.

La consulenza fiscale a Londra come garanzia di correttezza

Per evitare errori e contestazioni, è fondamentale che ogni azienda si occupi di costituire correttamente la propria società Ltd e proceda con la registrazione presso Companies House

È inoltre necessario curare l’iscrizione fiscale presso HMRC, monitorando con attenzione gli eventuali obblighi legati all’IVA inglese. Un’adeguata gestione richiede anche di impostare contratti e documentazione societaria in conformità con la normativa vigente, di verificare il rispetto dei requisiti relativi alla residenza fiscale e di coordinare attentamente la gestione fiscale tra il Regno Unito e l’Italia. 

Per mantenere la piena conformità e cogliere tempestivamente le opportunità normative, è essenziale restare aggiornati sulle variazioni legislative e sulle best practice amministrative.

Gli effetti della Brexit sulla fiscalità delle aziende italiane

Aprire una società a Londra dopo la Brexit, non è più così semplice poiché non beneficia più delle direttive europee in materia fiscale (es. direttiva madre-figlia, direttiva interessi-canoni). Tuttavia:

  • Restano in vigore le agevolazioni previste dalla Convenzione Italia-Regno Unito contro la doppia imposizione. La Convenzione contro la doppia imposizione tra Italia e Regno Unito, firmata nel 1988 e tuttora valida, consente di evitare la doppia tassazione su redditi da dividendi, interessi, royalties e utili di impresa, disciplinando anche la nozione di stabile organizzazione. È quindi uno strumento essenziale da considerare nella pianificazione fiscale internazionale.
  • Dividendi, interessi e royalties subiscono ritenute fiscali più elevate rispetto al periodo pre-Brexit.
  • È ancora possibile ottimizzare la fiscalità grazie a una corretta pianificazione internazionale.

Quando NON conviene aprire una Ltd a Londra

Non sempre aprire una Ltd nel Regno Unito rappresenta la scelta più vantaggiosa. È sconsigliato, ad esempio, quando si intende operare principalmente in Italia senza svolgere reali attività nel Regno Unito, oppure quando la gestione della società avviene interamente dall’Italia, esponendosi così al rischio di contestazioni fiscali. Allo stesso modo, se l’attività richiede un’elevata incidenza di manodopera locale a costi contenuti, potrebbero risultare più adatte altre destinazioni, come la Romania o l’Albania. 

In ogni caso, la decisione di costituire una società a Londra dovrebbe sempre basarsi su effettive esigenze di espansione internazionale e su una struttura operativa ben definita.

Come le aziende italiane a Londra possono gestire correttamente la fiscalità

Molte aziende italiane a Londra hanno trovato opportunità straordinarie grazie a una gestione fiscale oculata e trasparente. La chiave del successo risiede nel costruire una reale presenza nel Regno Unito e nel collaborare con una solida consulenza fiscale a Londra.
Con un approccio corretto e un supporto professionale adeguato, è possibile sfruttare appieno i vantaggi competitivi offerti dal mercato britannico, minimizzando i rischi e massimizzando il potenziale di crescita.

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