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Assunzioni a Londra: guida alle regole e ai contratti di lavoro

Per le aziende che mirano a espandere la propria presenza internazionale, o per i professionisti che cercano nuove opportunità, le assunzioni a Londra rappresentano un passo fondamentale. La capitale britannica è un hub economico vibrante, ma è essenziale comprendere le specificità delle regole e dei contratti di lavoro nel Regno Unito.

Questa guida ti fornirà una panoramica chiara su ciò che devi sapere prima di assumere o essere assunto ad una azienda a Londra e in tutto il UK.

Il Contesto del Lavoro nel Regno Unito

Il mercato del lavoro nel Regno Unito è regolato da una serie di leggi e normative che tutelano sia i datori di lavoro che i dipendenti. A differenza di alcuni sistemi europei continentali, il diritto del lavoro britannico è più orientato alla flessibilità, pur garantendo diritti fondamentali.

Le principali fonti del diritto del lavoro sono:

  • Acts of Parliament: Leggi votate dal Parlamento (es. Employment Rights Act 1996).
  • Case Law: Decisioni dei tribunali che creano precedenti.
  • Regolamenti: Norme specifiche emanate dal governo.

Le Regole Chiave per le Assunzioni a Londra

Quando si parla di assunzioni a Londra, le aziende devono conformarsi a diverse normative fondamentali:

1. Diritto all’Assunzione (Right to Work)

Il primo e più importante requisito è verificare che il candidato abbia il “Right to Work” nel Regno Unito. Dopo la Brexit, per i cittadini dell’UE (ad eccezione di coloro che avevano lo Status di Residente o Pre-Residente entro il 31 dicembre 2020), sono ora richiesti visti di lavoro specifici. I datori di lavoro hanno l’obbligo legale di effettuare controlli rigorosi per evitare l’impiego di personale non autorizzato.

2. Parità di Opportunità e Discriminazione

Il Equality Act 2010 è la legge chiave che protegge i lavoratori dalla discriminazione basata su nove caratteristiche protette: età, disabilità, riassegnazione di genere, matrimonio e unione civile, gravidanza e maternità, razza, religione o credo, sesso e orientamento sessuale. Le aziende devono garantire processi di selezione equi e inclusivi.

3. Salario Minimo Nazionale (National Living Wage / National Minimum Wage)

È obbligatorio pagare i dipendenti almeno il salario minimo stabilito dal governo. Questo importo varia in base all’età del dipendente e viene aggiornato annualmente. Esistono due fasce:

  • National Living Wage (NLW): per i lavoratori dai 23 anni in su.
  • National Minimum Wage (NMW): per i lavoratori sotto i 23 anni e gli apprendisti.

4. Orario di Lavoro e Riposo

La Working Time Regulations 1998 stabilisce i limiti sull’orario di lavoro (generalmente una media di 48 ore a settimana, salvo accordi di opt-out), i periodi di riposo giornaliero e settimanale, e le pause.

5. Congedo e Malattia

I dipendenti hanno diritto a un minimo di 5.6 settimane di ferie retribuite all’anno (pro-rata per i part-time). Esiste anche il diritto a congedi per malattia retribuiti (Statutory Sick Pay – SSP), congedi per maternità, paternità e parentali.

Contratti di Lavoro nel Regno Unito

Il contratto di lavoro è il documento fondamentale che definisce i termini e le condizioni dell’impiego. Non è obbligatorio che sia interamente scritto fin dal primo giorno, ma il datore di lavoro deve fornire un “written statement of employment particulars” entro il primo giorno di lavoro.

Elementi chiave di un contratto di lavoro tipico:

  • Parti: Nomi e indirizzi del datore di lavoro e del dipendente.
  • Data di inizio: Data di inizio del rapporto di lavoro.
  • Titolo e mansioni: Descrizione del ruolo e delle responsabilità.
  • Luogo di lavoro: Dove il dipendente svolgerà le sue mansioni.
  • Retribuzione: Salario, frequenza di pagamento e eventuali bonus.
  • Orario di lavoro: Ore settimanali, turni.
  • Ferie: Diritto a ferie retribuite.
  • Periodo di prova: Se applicabile, durata e condizioni.
  • Periodo di preavviso: Termini per la risoluzione del contratto (sia per il datore che per il dipendente).
  • Clausole specifiche: Confidentiality, non-compete (con limiti legali), intellectual property.
  • Processo disciplinare e di reclamo: Procedure interne per la gestione di controversie.

Tipologie di contratti:

  • Permanent (a tempo indeterminato): Il tipo più comune, senza data di fine predeterminata.
  • Fixed-term (a tempo determinato): Per un periodo specifico o fino al completamento di un progetto.
  • Zero-hour contracts: Non garantiscono un numero minimo di ore di lavoro, spesso utilizzati per ruoli flessibili. Sono oggetto di dibattito e restrizioni.
  • Agency workers: Lavoratori impiegati tramite agenzie, con diritti specifici.

Imposte e Contributi: PAYE e National Insurance

Quando si effettuano assunzioni del personale nel Regno Unito, il datore di lavoro è responsabile di operare il sistema PAYE (Pay As You Earn). Questo significa che il datore di lavoro trattiene direttamente dalla busta paga del dipendente l’imposta sul reddito (Income Tax) e i contributi previdenziali (National Insurance Contributions – NICs) e li versa a HMRC (Her Majesty’s Revenue and Customs).

Anche il datore di lavoro versa i propri contributi (Employer’s NICs) su una parte del salario del dipendente.

Pensioni: Auto-enrolment

La maggior parte dei datori di lavoro nel Regno Unito è obbligata a iscrivere automaticamente i dipendenti idonei a un fondo pensione aziendale (auto-enrolment). Sia il datore di lavoro che il dipendente sono tenuti a versare contributi.

Navigare con successo nel mercato del lavoro britannico

Le assunzioni a Londra e la gestione del lavoro nel Regno Unito richiedono una comprensione approfondita delle normative locali. Sebbene il sistema sia flessibile, la conformità è fondamentale per evitare problemi legali e sanzioni.

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